Riapre la discesa al mare Campiglia-Persico 
                          L’Associazione Campiglia, grazie alla collaborazione del Parco Cinque Terre   e del Comune della Spezia, ha reso nuovamente percorribile il sentiero che   conduce al mare di Tramonti 
                          Dopo tre anni di difficili lavori di contenimento, consolidamento,   ricostruzione e messa in sicurezza di uno dei tratti di costa più affascinanti e   impervi del Parco Cinque Terre, la discesa che da Campiglia conduce sino alla   spiaggia del Persico conquista di diritto un posto nella rete di sentieri,   suggestivi e sicuri, che ha fatto delle Cinque Terre una delle mete preferite   per gli amanti del trekking di tutto il mondo... 
L’opera di recupero ha avuto   inizio nel 2005 con la costruzione, sulla spiaggia del Persico, di un muro di   contenimento e protezione della frana sovrastante ad opera del Comune della   Spezia, è proseguita nei due anni successivi, grazie all’intervento   dell’Associazione Campiglia, con la ricostruzione di muri a secco e il   ripristino di parte del selciato e degli scalini divelti dai cinghiali, sino a   giungere nel 2007 all’avvio di un programma annuale di manutenzione del sentiero   per il quale il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il Comune della Spezia si   sono impegnati a coprire il 50% delle spese. 
Ulteriore sostegno economico ai   lavori manutentivi dei sentieri di Tramonti sarà assicurato dalla vendita,   presso lo spaccio nella piazzetta di Campiglia, della cartina Sentieri fra le   Cinque Terre e Portovenere - edita dall’Associazione omonima – che oltre a   indicare i percorsi illustra le produzione agricole, le tradizioni, la flora e   la fauna legate a ciascun sentiero. 
 
L’Associazione   Campiglia 
Da anni l’Associazione Campiglia ha intrapreso un   difficile percorso di tutela e valorizzazione del territorio di Tramonti,   confine orientale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, soprattutto mediante   la riapertura e messa in sicurezza degli antichi sentieri agricoli e il recupero   delle fasce terrazzate ad opera dei suoi associati che, nonostante le innegabili   difficoltà, non si rassegnano ad abbandonare un territorio strappato con fatica   alla verticalità della costa dai loro padri. 
“A sostegno dell’attività   agricola di quest’area – sottolinea Pierpaolo Bracco dell’Associazione Campiglia   – la nostra associazione ha aperto da alcuni anni uno spaccio alimentare nella   piazzetta del paese che, oltre ad assicurare un minimo di servizi alla comunità,   vende ai numerosi turisti i prodotti tipici conferiti dai piccoli produttori   locali impegnati nell’opera di recupero agricolo: dallo zafferano alla   marmellata di fichi d’india, dal sale marino al “rinforzato”, vino passito e per   alcuni viticoltori nome storico dello Sciacchetrà”. 
						    
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